lunedì 5 giugno 2017

Come può aiutarmi lo psicoterapeuta a gestire l'ansia eccessiva?

L'ansia è una complessa combinazione di emozioni che includono paura, apprensione e preoccupazione. 
Spesso è accompagnata  da manifestazioni somatiche come palpitazioni, respiro accelerato, sudorazione eccessiva, brividi, capogiro  e manifestazioni intestinali. 


L’ansia va distinta dalla paura. La paura è un'emozione primaria che si caratterizza per una reazione funzionale e immediata ad affrontare un pericolo, mentre l’ansia si focalizza sull'affrontare una preoccupazione rispetto a un evento futuro che non si è ancora verificato. La paura si caratterizza per l' “immediatezza” di reazione di fronte ad un pericolo presente,  in contrasto l'ansia per la “previsione” rispetto ad un pericolo futuro che potrebbe verificarsi.

L’ansia e la paura non sono necessariamente emozioni “cattive”, ma al contrario possono avere una funzione adattiva. 
Con la paura si attiva la  risposta di “attacco o fuga” che ci aiuta a utilizzare tutte le nostre risorse per affrontare una minaccia o, in alternativa, fuggire da essa. Una reazione di paura può pertanto salvarci la vita.
Anche  l’ansia può aiutare ad individuare minacce future e aiutarci a  progettare soluzioni rispetto a ipotetici scenari nei quali potremmo essere coinvolti. 

Ma quando l'ansia  e la paura diventano eccessive e persistenti perdono la loro funzione adattiva  compromettendo il nostro funzionamento. In questa situazione di eccessiva preoccupazione le reazioni ansiose vengono generalizzate a una serie di situazioni ‘neutre’ provocando un comportamento di evitamento che aiuta, momentaneamente, a calmare l'ansia. Ma nel lungo periodo  ci allontana dai nostri impegni  e obiettivi rendendoci  più fragili.



Quando rivolgerci ad uno psicoterapeuta?
Quando ci rendiamo conto che l'ansia e la pura ci portano ad evitare situazioni o azioni come prendere la macchina, uscire soli, fare amicizia,  che solitamente compivamo tranquillamente. Quando sentiamo una forte tristezza e i nostri pensieri sono del tipo "Farò una figuraccia, Non sarò all’altezza, Mi sentirò male…".
Lo psicoterapeuta ci aiuterà a prendere consapevolezza di ciò che ci sta accadendo e a neutralizzare i pensieri negativi alla base dell'evitamento. 
L'indirizzo della psicoterapia varia in base alla formazione del terapeuta.
Con la psicoterapia cognitiva si interviene sulla diminuzione dell’ansia e del rimuginio aiutando i pazienti a migliorare la capacità di tollerare, affrontare e accettare l’inevitabile incertezza della quotidianità (Dugas & Robichaud, 2007). Le strategie e le tecniche utilizzate includono ad esempio i training di consapevolezza dei propri stati ansiosile ristrutturazioni cognitive delle credenze irrazionali.  
Con la psicoterapia comportamentale si ridurrà l'ansia attraverso esposizioni in vivo e immaginative, tecniche di rilassamento e  gli esercizi di problem-solving.




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