In Psicologia si definisce procrastinazione quel comportamento che spinge a ritardare volontariamente un’azione o il raggiungimento di un obiettivo per paura del futuro nonostante non siano prevedibili conseguenze future negative. Si sceglie quindi l'evitamento che da piacere ma purtroppo a breve termine.
Cosa fa il procrastiantore?
Sostituisce attività importanti per sè stesso come esami, scadenze lavorative, impegni, con compiti e attività più piacevoli. In parole ancora più semplici rimanda a domani ciò che potremmo fare oggi.
Sarà capito a molti di rimandare qualche impegno senza però abbandonare completamente i propri obiettivi; ecco questo è un comportamento che può capitare e quando si è stanchi o carichi di lavoro è comprensibile. Ma il procrastinatore invece rimanda in modo sistematico.
Quali sono le cause psicologiche della procrastinazione?
La procrastinazione è legata a fattori psicologici ed emotivi come la paura di fallire e il perfezionismo.
La persona cerca di evitare di venire a contatto con la paura di fallire e con la convinzione di essere incapace di affrontare un compito rimandandolo. Immediatamente starà meglio e la quota di ansia e di stress si abbasseranno.
Ma rimandare per stare bene non è altro che un' illusione: evitare di "fare" per non sentire l'emozione non elimina l'emozione,
Ecco quindi che quando è necessario cercare un nuovo lavoro, conoscere persone nuove, o avviare delle attività importanti, la paura ci spingerà a trovare sempre scuse plausibili per rimandare ciò che si vorrebbe o si dovrebbe fare.
La procrastinazione causata dalla paura porta ad immobilizzarsi, bloccarsi e ad essere incapaci di reagire. Ci porta a credere effittivamente di non essere capaci.
In questo modo verrà minata la vostra autostima e realizzare i vostri obiettivi sarà sempre più difficile.
Possiamo partire ma qualche esercizio di visualizzazione come questo che vi riporto sotto:
- Scegliete um momento da dedicare a voi. Seduti comodamente chiudete gli occhi e concentratevi sul vostro respiro
- Visualizzate il programma dei vostri obiettivi e al quando cominciare a realizzarli
- Immaginate di suddividere l'obiettivo in piccoli sotto obiettivi
- Ascoltate le vostre frasi negative e cercate di sostituirle con affermazioni positive e realistiche.
A questo punto con tranquillità trascrivete tutto su un quaderno e iniziate a FARE. Ricordatevi di riconoscere lo sforzo che state facendo e congratulatevi con voi stessi.
Buon lavoro!
Dottoressa Dafne Guandalini
Psicologa
Psicoterapeuta
Ricevo ad Assemini piazza della conciliazione 3
Dottoressa Dafne Guandalini
Psicologa
Psicoterapeuta
Ricevo ad Assemini piazza della conciliazione 3
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