lunedì 25 giugno 2012

Paura di volare





Di cosa si tratta?
Chi al solo pensiero di recarsi in aeroporto e salire su un aereo manifesta sintomi come sudorazione, palpitazioni, agitazione soffre di una forma d'ansia comunemente chiamata "paura di volare"  detta anche "aero-fobia".
Nonostante l'aereo sia un mezzo molto utilizzato
per svariati spostamenti, il fenomeno dell'aero-fobia è molto diffuso. Circa 50% della popolazione italiana soffre di questa forma d'ansia. La fetta di popolazione che sembra essere colpito maggiormente dall'aero-fobia sono le donne,  mentre non ci sono grosse differenze né per quanto riguarda la distribuzione geografica né per livello sociale o il grado di istruzione (wikipedia).

L'aero-fobia è un disturbo d'ansia poiché la fobia parte da un timore irrazionale verso l'aereo e il volo: i sintomi possono essere iniziale agitazione che va intensificandosi fino alla manifestazione di sintomi quali tensione muscolare, palpitazioni, sudorazione eccessiva, stato di malessere globale che porta a rifiutare in modo categorico di salire sull'aereo.




Quali le cause?
La prima causa potrebbe riguardare pregresse esperienze negative in aereo e la poca familiarità con il mezzo.
Anche le informazioni catastrofiche che vengono trasmesse via mass media non sono confortanti per chi soffre di aero-fobia.
Ma alla base dell'aero-fobia si presentano importanti timori irrazionali come timore del distacco e del doversi affidare a qualcun altro come il pilota o il timore catastrofico che si possa rompere il motore e l'aereo possa avere un incidente mortale! Provate a pensare cosa significa per un aero fobico assistere alle comuni norme di sicurezza mostrate dall'assistente di volo al decollo: agli occhi di un aero fobico una serie di segnali assolutamente innocui e neutrali verranno scambiati per simboli certi di disastro imminente. L' ansia aumenterà in funzione dell'interpretazione anche delle piccole modificazioni fisiologiche che si possono sperimentare durante il volo. 
Quindi  la percezione sarà falsata dall’ansia così che gli eventi verranno letti in chiave catastrofica e caratterizzati da un alto rischio di pericolo imminente.

Questi timori irrazionali complicano la nostra permanenza nell'aereo e si intensificano in fase di decollaggio o di atterraggio quando il nostro corpo subisce dei cambiamenti dovuti all'accelerazione e decelerazione. Il tutto si complica e si amplifica se si presentano vuoti d'aria e turbolenze. Di solito capita che ogni suono o ronzio al decollo e all'atterraggio  venga interpretato come l'annunciarsi di una catastrofe.  E l'ansia sarà incrementata da i tanti interrogativi sul perché quel suono o quel movimento dell'aereo. Le previsioni saranno solitamente catastrofiche.




Come gestire questa paura?
Quello che conta è evitare di evitare poiché tutto ciò che noi evitiamo per paura, indebolisce la nostra autostima  determinando nel tempo un aumento delle cose che ci fanno paura. 
E' importante chiedere aiuto ad uno specialista psicologo psicoterapeuta, per superare la paura e scegliere la terapia più adeguata. 
Lo psicologo psicoterapeuta, in seguito ad accurata diagnosi, capirà se la nostra fobia si è sviluppata a causa di un trauma o se si tratta di un'ansia situazionale riferita ad un oggetto, come l'aereo o legata ad altre fobie. 
Nel caso che la fobia di volare sia stata causata da un trauma, la terapia più efficace è L'EMDR. L' EMDR è un metodo di psicoterapia usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici.
In caso in cui si tratti di una ansia situazionale o legata ad altre fobie (claustrofobia) si procede con tecniche cognitive e cognitivo comportamentali.




Poiché ci troviamo di fronte ad un timore irrazionale è importante trovare risposte chiare ai nostri interrogativi. solo in questo modo potremmo acquisire maggiore tranquillità e razionalizzare il rapporto con il volare. Quindi è importante sapere come è strutturato un aereo, come avvengono le fasi di decollo e quali "rumori" sono associati a tale fase, sapere come avviene l'atterraggio, chiedere spiegazioni del perché delle turbolenze. Se ci liberiamo da luoghi comuni sull'aereo i nostri pensieri e interpretazioni sul volo cambieranno acquisendo una forma più razionale.
Se acquisire maggiore consapevolezza non dovesse bastare a gestire l'areo-fobia è possibile applicare tecniche di rilassamento utili per gestire il nostro corpo in situazioni d'ansia. 
Fra le varie tecniche di rilassamento ricordiamo il training autogeno  che prevede esercizi di respirazione in sequenza da imparare con uno psicologo psicoterapeuta.
Abbiamo anche il rilassamento diaframmatico che si pone come obiettivo quello di ridurre la frequenza respiratoria e di conseguenza i sintomi tipici dell'ansia.
Per gestire i pensieri negativi legati all'aero-fobia abbiamo tecniche che utilizzano l'immaginazione per concentrarsi su momenti piacevoli, sia per creare un appuntamento con la preoccupazione al fine di razionalizzare ogni evento negativo legato al volo.  




E' un timore irrazionale ma che può essere gestito e superato con motivazione e forza di volontà per volare sereni!

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