venerdì 6 dicembre 2013

E' l'ora della nanna: cosa fare se il bambino fa i capricci.




Per molti bambini il momento della nanna si trasforma in una lotta con i genitori: anche in questo caso urla e grida rovinano il clima familiare e il bambino mantiene la difficoltà.

I genitori si mostrano preoccupati circa il fatto che i loro figli dormano poco e male e allo stesso tempo sono preoccupati perché loro stessi sono sempre più stanchi  e nervosi. il sonno è una parte fondamentale della nostra vita e dal buon sonno dipende non solo il nostro umore ma anche quello del bambino.





Cosa fare?


Prima di tutto, se il bambino durante la notte non dorme sereno, piange e fa i " capricci", è fondamentale accertarsi che stia bene portandolo dal pediatra che  escluderà probabili patologie come otite, mal di pancia per intolleranze,  allergie o altro.



Dormire è un'abitudine: come insegnarla?

E' fondamentale ricordarsi che il dormine è un'abitudine e come tale si può apprendere. Pertanto  i genitori dovranno affrontare la difficoltà del loro bambino senza sensi di colpa, ma sentendosi sicuri e fiduciosi di poter insegnare tale abitudine. Come ogni abitudine è necessario  allenamento. Anche il mangiare come il dormine è un'abitudine appresa. 
 Per far capire al bambino che è arrivata l'ora di pranzo si associano elementi esterni alla abitudine  (seggiolone, piattino, bavaglino e cucchiaio), così prima di andare a dormire si stabilirà un' ora ed si assoceranno al dormire elementi esterni. Il bambino si abituerà a questi e il  vedere, per esempio, il peluche che tiene in culla lo porterà  a capire che è ora di andare a dormire. 


Gli elementi esterni da preparare,  utili sia per un neonato sia per un bimbo di quattro anni, potranno essere: 

a) peluche, giostrina appesa alla culla da poter osservare
b) poster con luna, ciucci sul cuscino, piagiamone nel caso in cui il bimbo si scopra spesso
c) fissare un orario e rispettarlo
d) dopo la cena eliminare ogni elemento esterno collegato alla cena: il bimbo deve capire che ogni cosa ha il suo momento.
e) dopo la cena i genitori con il bimbo faranno qualcosa di piacevole come raccontargli una fiaba . E 'importante fare tutto ciò in una stanza differente dalla cameretta: la cameretta si usa solo per dormire. Non utilizzare TV o videogiochi poiché stimolano il bambino.

f) finito il momento delle coccole il bimbo va portato in stanza dove lo aspetteranno gli elementi descritti.

g) se il bimbo piange, adagiarlo in culla e con voce calma e sicura ricordargli che gli insegnerete a dormire nel suo lettino in compagnia del peluche. 
h) se il bimbo metterà in atto comportamenti finalizzati a creare una reazione in voi, è importante non rispondere alle sue domande ma continuare a ripetere che gli volete bene e lo aiuterete a diventare bravo nel dormire nel suo lettino. Quindi lascerete la stanza e vi riavvicinerete se piange per tranquillizzarlo. Non dovete restare e aspettare che dorma altrimenti sarete associati al dormire e il bambino vi chiamerà tutte le notti.

Durante l'apprendimento il genitore sarà messo a dura prova; i primi giorni  saranno faticosi, ma è importante resistere per consolidare l'abitudine. Il genitore dovrà trasmettere fiducia e sicurezza al bambino. E' importante non perdere la calma e mostrarsi sicuri così il bambino sentirà che addormentarsi nella culla è qualcosa di possibile.





Per consolidare l'abitudine inoltre i genitori dovrebbero stare attenti ai messaggi trasmessi ai loro figli: il messaggio "se fai da cattivo ti mando subito a letto" non facilita l'andare a dormire. Il bambino assocerà  "il letto" a un castigo, quindi ad un fatto traumatico.




Altro elemento da non sottovalutare è che i bambini fin da quando sono molto piccoli osservano i genitori e capiscono cosa fare per creare una reazione in loro.  Può capitare che se il piccolo non riuscirà a prendere sonno o si sentirà insicuro farà di tutto per attirare l'attenzione dei genitori. 
Potrà piangere, urlare, provocarsi il vomito e userà il linguaggio per  attivare i genitori. Nel cuore della notte griderà ACQUA, e non COCA COLA, perché capirà che il genitore non potrà ignorare questo bisogno!

Il genitore dovrà capire se il bisogno del bambino è fondato o se sta usando tale strategia con un obiettivo differente.
E' importante allo stesso modo non rispondere ad ogni richiesta del bambino espressa con urla e grida altrimenti il bambino capirà che questo è il modo migliore per ottenere ciò che desidera.

In bocca al lupo.

Dr.ssa Guandalini


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