
Le reazioni di rabbia possono essere positive quando aiutano a farsi valere con fermezza mantenendo buone capacità di ragionamento, ma possono essere anche essere negative quando provocano conseguenze distruttive e l'aggressività è eccessiva.
- Riconoscere prima di tutto i segnali di preavviso. La rabbia si manifesta con cambiamenti fisici importanti come aumento del battito cardiaco, sudorazione, tensione muscolare, digrignare i denti, sensazione di tensione. Ascoltando consapevolmente il nostro corpo prima che la rabbia annebbi la nostra mente, possiamo decidere di non farci sopraffare da questa e trovare soluzioni più adatte alla situazione
- Rinunciare ad avere sempre l'ultima parola: quando il litigio può portare a reazione eccessivamente aggressive e a entrare in un circolo vizioso senza via d'uscita, preferire il time out evitando di esprimere comunque la propria opinione. Quindi è più efficace bloccare la discussione e riprenderla quando si sarà più calmi. Inoltre è stato messo in evidenza da Wells, consulente presso il Dipartimento di psicologia Clinica dell'università di Manchester (2012), che rimanere fermi senza fare nulla quando si è arrabbiati permette al "pensiero arrabbiato" semplicemente di poter andare via così come è arrivato, senza essere alimentato con ulteriori attività di sfogo che possono mantenerlo attivato e vivido
- Fare esercizio fisico per liberare energia negativa accumulata durante il giorno
- Fare esercizi di respirazione quando si avvertono i segnali di preavviso. se è possibile allontanarsi si possono chiudere gli occhi per qualche minuti e concentrarsi su inspirazioni ed espirazioni
- Tenere un diario delle situazioni che attivano la rabbia negativa e di tutti i pensieri negativi che incrementano la rabbia. Esempio di PENSIERO NEGATIVO : " se evito lo scontro sono una persona debole". E' importante non credere a tutti i pensieri ma metterli in discussione sostituendoli con pensieri più realistici e positivi.
Dott.ssa Dafne Guandalini
Psicologa Psicoterapeuta
Ricevo ad Assemini
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